La Storia

Ultima modifica 3 marzo 2020

Cenni storici

Bodio Lomnago è un Comune in provincia di Varese, sulla sponda dell’omonimo lago.

Nei documenti più antichi Bodio compare come “Boio” (sec. XI), “Bocio”, “Boco”, “Bozio” o “Bogio” (sec. XII-XIV), voci che rinviano a “buco, luogo basso”, come è appunto il paese rispetto alla Valle che digrada da Azzate, quella “Val Bodia” che è diventata “Val Bossa” nel 1717 per volere dei Bossi, signori di Azzate e di Bodio.

Mentre Bodio si trova nella parte inferiore del pendio orientato a nord verso il bacino lacustre, Lomnago – che è stato Comune autonomo fino al 1927, quando ha dato vita, insieme a Bodio, al nuovo Comune di Bodio Lomnago – ne occupa la sommità. Lomnago compare negli antichi documenti come “Logonago” (922), “Legonago” (sec. XI), Longonago (1346) e “Lomnagho” (1595), tutti termini che suggeriscono un riferimento a “lacunacum”, dal latino “lacuna”, cioè pozza d’acqua stagnante, palude.

Bodio Lomnago nasce già nel Neolitico come villaggio palafitticolo sul lago di Varese, come dimostrano i numerosi ritrovamenti di resti archeologici - prevalentemente attrezzi e frammenti di vasellame - in prossimità delle rive lacustri. Le campagne di scavo hanno appurato che l’uomo abitò lungo la riva del lago dal primo Neolitico fino all’età del Rame: il cosiddetto “Pizzo di Bodio” è annoverato, tra l’altro, fra gli abitati dell’Italia settentrionale da cui provengono le più antiche attestazioni di attività agricola. Numerose sono anche le testimonianze ascrivibili all’età romana e medievale. Particolarmente significativo è il ritrovamento di un considerevole numero di monete romane, per lo più d’argento e ben conservate.

Dopo la colonizzazione dei Celti, Bodio fu occupata dai Romani, che estesero il loro dominio su tutta la provincia: sfruttando la natura collinare del territorio, costruirono una “torre di osservazione e comunicazione” sulla sommità di una altura, la “Rogorella”. Reperti tipicamente celtici – monili, gioielli, oggetti di uso quotidiano, pietre per cerimonie religiose – sono stati trovati alle pendici del colle, ma anche nei boschi che attualmente ricoprono l’area circostante.

Successivamente, in epoca post-romana, il territorio passò sotto il dominio dei Longobardi: la piccola chiesa di San Sigismondo, attualmente S. Crocifisso, che si trova nel centro storico del paese, conserva tracce risalenti a quel periodo.

In epoca medievale Bodio entrò a far parte di un feudo nelle mani della nobiltà locale, comprendente anche i territori di Daverio, Galliate, Crosio, Gazzada e Buguggiate. Nel XII secolo le due località che oggi costituiscono il Comune di Bodio Lomnago erano distinte ma comprese nella Circoscrizione del Seprio, caratterizzata dalla presenza di strutture castrensi di cui è rimasta debole traccia. Sopra Lomnago si osservano i ruderi di una torre di un antico castello fortificato, probabilmente cinto da doppie mura e da otto piccole torri. Sembra che questo castello fosse la principale fortificazione della Val Bossa e per tale ragione fu distrutto dai milanesi, che nel 1287 rasero al suolo le rocche del Contado del Seprio.

Bodio e Lomnago finirono nella sfera di influenza dei Visconti, quindi seguirono le sorti dei Comuni appartenenti al Contado del Ducato di Milano.

Quando nel 1797 Napoleone Bonaparte istituì la Repubblica Cisalpina riunendo parte dell’antico territorio del Ducato di Milano, del bergamasco, del cremonese e del Ducato di Modena, Bodio e Lomnago furono compresi nell’ottavo Distretto di Varese; successivamente la Repubblica Cisalpina fu divisa in dodici Dipartimenti e i Distretti di Como, Sondrio e Varese furono riuniti nel Dipartimento del Lario: il Distretto di Varese, di cui facevano parte Bodio e Lomnago, passò quindi nell’orbita amministrativa di Como. Con la creazione del Regno d’Italia, il Dipartimento del Lario fu confermato, con Varese capoluogo del secondo Distretto.

Tornati gli austriaci al termine della parabola napoleonica, fu costituito il Regno Lombardo-Veneto, territorialmente suddiviso in nove Province. Alla Provincia di Como furono assegnati i territori dell’ex Dipartimento, suddivisi in ventisei Distretti: Bodio e Lomnago furono compresi nel XVII Distretto con capoluogo Varese e, in seguito a una rettifica dei Dipartimenti delle Province lombarde, nel XVI.

Proclamata l’Unità d’Italia, Varese divenne capoluogo di Circondario e di Mandamento di una circoscrizione territoriale della Provincia di Como.

Dal punto di vista amministrativo, Bodio e Lomnago rimasero sempre separati fino al 1927, quando furono riuniti sotto l’unica dizione di “Comune di Lomnago”. Subito dopo la Liberazione, con delibera n. 1 del 30 giugno 1945, il Comune di Lomnago fece istanza per modificare il proprio nome in “Bodio Lomnago”, reso ufficiale con decreto del Capo provvisorio dello Stato in data 6 settembre 1946.

Lo stemma e il gonfalone del nuovo Comune di Bodio Lomnago furono concessi dal presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro in data 1° agosto 1995.